Testamento biologico: come redigerlo senza notaio e dove registrarlo

testamento biologico
Come scrivere il testamento biologico senza ricorrere a un notaio. Tutte le info utili: quali dati deve contenere, come redigerlo e dove depositarlo.

Il testamento biologico, noto anche come biotestamento, è un atto giuridico che permette a una persona di esprimere, in modo cosciente e consapevole, la propria volontà sui trattamenti sanitari che intende accettare nel caso in cui si trovi nell’incapacità di intendere e di volere.

La redazione delle disposizione terapeutiche (disposizioni anticipate di trattamento o DAT), in Italia, è regolamentata dalla legge 219/2017. In essa sono contenute le indicazioni utili alla redazione del documento e sono indicate le forme ammesse e cioè:

  • atto pubblico notarile
  • scrittura privata autenticata dal notaio
  • scrittura privata firmata e depositata presso l’Ufficio di Stato Civile del Comune di residenza

Quest’ultima forma consente, dunque, di redigere e registrare il testamento senza notaio.

Come scrivere un testamento biologico

Come scrivere un testamento biologico che possa essere considerato valido? I requisiti essenziali sono piena libertà e volontà del disponente.

Il testamento deve contenere:

  1. Dati del disponente (nome e cognome, luogo e data di nascita, residenza).
  2. Dichiarazione di piena libertà e volontà.
  3. Indicazioni dettagliate sui trattamenti sanitari ammessi o non ammessi.
  4. Designazione del fiduciario (facoltativa ma raccomandata).
  5. Apposizione di firma e data.

Biotestamento redatto in forma privata: modalità ammesse

L’atto può essere scritto in forma privata di proprio pugno o stampato ed è ritenuto valido solo se le disposizioni sono sottoscritte dal disponente. 

Per una maggiore sicurezza, il documento può essere sottoscritto dal disponente e da due testimoni maggiorenni scelti, a riprova della libera e informata volontà del sottoscrivente. 

Se le condizioni fisiche del paziente non gli consentono di redigere l’atto, è ammessa anche la comunicazione delle DAT tramite videoregistrazione o altra modalità che consenta di comunicare. Le disposizioni devono essere validate da una certificazione medica che attesti la capacità di intendere e di volere del disponente.  

A chi consegnare le DAT

Una volta redatto, il testamento biologico deve essere depositato:

  • Presso l’Ufficio di Stato Civile del proprio Comune di residenza: questa modalità comporta l’archiviazione del testamento nella Banca Dati Nazionale accessibile ovunque da qualsiasi medico. 
  • Presso la struttura sanitaria di ricovero se esistono le condizioni stabilite per legge (l. 219, art. 4 comma 7).
  • Presso un notaio, che provvederà a depositare l’atto presso la Banca Dati Nazionale DAT.

DAT: quando chiedere la consulenza di un avvocato

In caso di scelte complesse è importante rivolgersi a un avvocato per evitare che le proprie volontà vengano disattese.

In caso di ricorso alla magistratura da parte dei medici, l’avvocato garantisce che le volontà del disponente vengano tutelate. 

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