Testamento olografo a Roma: quando è valido senza notaio

Testamento olografo a Roma
Il testamento olografo a Roma: quali sono gli elementi essenziali, come redigerlo perché sia valido e quando è meglio rivolgersi a un avvocato.

Il testamento olografo è, per definizione, un testamento redatto in forma semplice e di proprio pugno dal testatore. Il termine deriva dal greco holos (ὅλος), che significa “tutto” o “intero”, e graphos (γράφος), che significa “scritto”. Il termine, dunque, letteralmente significa “scritto per intero”.

A fronte del rispetto di alcuni requisiti formali è considerato valido anche se non viene registrato da un notaio e permette di disporre delle proprie sostanze dopo la morte.

Si tratta di una forma molto utilizzata, ma non sempre se ne conoscono le insidie: basta omettere qualche dettaglio perché possa essere considerato nullo o annullabile.

Il testamento olografo nell’articolo 602 del Codice Civile

I requisiti del testamento olografo sono stabiliti dall’art. 602 c.c.

Autografia

Il testamento olografo deve essere scritto  per  intero,  datato  e sottoscritto di mano del testatore.”  Questo significa che il documento deve essere redatto interamente a mano e non scritto a macchina o su file e poi stampato. L’autografia di ogni elemento è un requisito essenziale e richiede che sia applicata in modo integrale, non è nemmeno valida la dettatura a terzi. Anche solo un elemento non autografo, come una data o una firma non autografa, può invalidare l’intero documento. Questo a tutela delle volontà del testatore, per evitare che possano essere manipolate da altri. 

Si può utilizzare qualsiasi strumento utile per scrivere, inclusa la matita, e qualsiasi supporto. Quello che conta è che la scrittura sia ben leggibile.

Sottoscrizione

L’articolo 602 prosegue specificando: “La sottoscrizione deve essere posta alla fine  delle  disposizioni. Se anche non e’ fatta indicando nome e cognome, è tuttavia  valida quando designa con certezza la persona del testatore.” 

La firma completa di nome e cognome è un elemento essenziale perché consente di attribuire con certezza il documento al testatore, attestando così che le dichiarazioni riportate corrispondono effettivamente alla sua volontà. 

Deve essere apposta in calce, solo così ogni dichiarazione contenuta nel documento può essere considerata valida. 

Se il testamento è redatto su più fogli, è necessario numerarli e apporre data e firma su ogni foglio.

Data

La data deve essere apposta obbligatoriamente nella formula completa, con indicazione del giorno del mese e dell’anno. La data è fondamentale perché permette di confrontare eventuali testamenti redatti in periodi differenti e stabilire quale sia quello che risponde realmente alle ultime volontà. 

Art. 602: “La data deve contenere l’indicazione del giorno, mese  e  anno. “ 

Pro e contro del testamento olografo

Il testamento olografo costituisce senza dubbio una soluzione vantaggiosa per esprimere le ultime volontà: è economico, di facile redazione, garantisce la riservatezza ed è facilmente modificabile. 

Per contro, non essendo un atto depositato può smarrirsi, essere distrutto una volta trovato oppure alterato. Inoltre, una redazione imprecisa può portare a dubbi interpretativi e impugnazioni.

Avvocato Renzi – Consulenza per testamento Roma

In caso di testamento olografo, una buona prassi è chiedere la consulenza di un avvocato esperto in eredità e successioni

Il testatore può così essere certo di esprimere le sue volontà in modo chiaro e inequivocabile, evitando impugnazione e annullamento.

Gli eredi possono richiedere una verifica sulla regolarità dell’atto.   

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